La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) si è pronunciata sulle misure cautelari richieste dal Sudafrica nel dossier presentato lo scorso dicembre con l’accusa di genocidio nei confronti dello Stato di Israele per la guerra di Gaza.
La Corte ha affermato la sua giurisdizione sul caso, e deliberato che Israele deve adottare misure per prevenire atti di genocidio a Gaza ma non ha ordinato un cessate il fuoco. I giudici non si sono pronunciati nel merito delle accuse di genocidio, la cui decisione potrebbe richiedere anni. Israele nega fermamente l’accusa, definendola “priva di fondamento”.
La Corte ha ritenuto necessario sottolineare che tutte le parti in conflitto nella Striscia di Gaza
sono vincolati dal diritto internazionale umanitario. Ha espresso la seria preoccupazione per la sorte degli ostaggi rapiti durante l’attacco in Israele il 7 ottobre 2023 e da allora detenuti da Hamas e altri gruppi armati e ne chiede il rilascio immediato e incondizionato.
L’Unione Europea ha pubblicato la sua reazione iniziale alla sentenza dell’ICJ dichiarando che “Le ordinanze della Corte sono vincolanti”, e che “L’UE si aspetta la loro piena, immediata ed effettiva attuazione da parte di Hamas e Israele”.