L’inviato delle Nazioni unite per l’istruzione globale Gordon Brown ha dichiarato che la Corte penale internazionale (International Criminal Court – ICC) dovrebbe riconoscere la discriminazione di genere in Afghanistan come un crimine contro l’umanità e indagare per perseguire i responsabili.
Gordon Brown ha anche esortato le nazioni musulmane a inviare una delegazione in Afghanistan per sostenere la revoca dei divieti di istruzione e lavoro, che non hanno fondamento nel Corano o nell’Islam.
Secondo l’UNESCO più di 2,5 milioni, quasi l’80 per cento delle ragazze e delle giovani donne afghane in età scolare, non frequentano la scuola . La decisione dei talebani di vietare alle donne l’accesso alle scuole secondarie data da febbraio e marzo del 2022 e all’inizio di luglio era stata riconfermata dalla grande conferenza di ulema e anziani. In dicembre dello stesso anno sono state vietate tutte le università, anche quelle private, suscitando proteste e repressioni. Nel febbraio del 2023 alle donne è stato anche vietato lavorare nelle organizzazioni non governative (Ong) e in febbraio il divieto è stato esteso all’Onu, che aveva minacciato di ritirarsi dal Paese.
Il rischio, molto concreto è che i significativi progressi dell’istruzione femminile che erano stati fatti nel corso degli ultimi vent’ anni vengano completamente vanificati.
L’unica possibilità per le giovani afgane è quella di frequentare le scuole religiose e invece di matematica e letteratura, le ragazze si concentrano sull’apprendimento mnemonico del Corano in arabo, una lingua che la maggior parte di loro non capisce.
Oltre a restringere la possibilità di accedere alle scuole secondarie, per mezzo di oltre cinquanta editti, ordini e restrizioni, i talebani non hanno lasciato intatto nessun aspetto della vita delle donne e nessuna libertà è stata risparmiata. Qualunque forma di partecipazione pubblica o politica da parte di donne e ragazze è ora vietata e, come riporta Amnesty International, le ragazze e le donne afghane, oltre a non poter lavorare, non possono frequentare la scuola dopo gli undici anni, passeggiare nei parchi pubblici, praticare sport, apparire in televisione, viaggiare oltre i settantadue chilometri senza il permesso di mahram o un tutore, comprare contraccettivi, andare in un salone di bellezza o accedere alle cure di un medico uomo.