L’immagine scattata dalla fotografa americana Karine Aigner in un ranch del Texas ritrae un gruppo di maschi di ape del cactus (Diadasia rinconis). È maggio e i maschi sono emersi da poco dal nido e sono in piena attività, pronti per riprodursi.
Il 35% della produzione agricola globale si deve alle api e agli altri impollinatori, riporta la Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO). Ben 87 delle 115 principali colture a livello mondiale non potrebbero riprodursi senza di loro.
Gli impollinatori sono in grave declino a causa di fattori quali cambiamento d’uso del suolo, inquinamento ambientale, cambiamento climatico e uso di pesticidi in agricoltura. Secondo il Report sullo stato degli impollinatori dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), in Europa è a rischio il 9% delle specie di api e farfalle, con popolazioni in declino per il 37% delle api e il 31% delle farfalle.
La Lista Rossa italiana dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) riporta che, nel nostro Paese, 21 delle 151 specie di api valutate sono a rischio di estinzione, di cui 5 specie sono considerate potenzialmente estinte, 2 sono in pericolo critico, 10 in pericolo e 4 vulnerabili.