“Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare e crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà. Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti e molto altro.” Queste sono le parole che illustrano l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 dell’Onu: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi.
Oggi metà dell’Umanità, vale a dire 4 miliardi di persone, vive in città, ed entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane che, pur occupando solamente il 3% della superficie terrestre, sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio.
Come governare questi processi? La portata è globale e la scala planetaria: mentre nei Paesi poveri le sfide legate alla povertà e salute sono enormi, in quelli ricchi non basta inserire un po’ di verde per rinaturalizzare le città, ma occorre puntare alla valorizzazione e riuso del costruito e bloccare il consumo di suolo secondo un’“etica del metro cubo”.
Disegnare Ferrara. Giovedì incontro di progettazione partecipata
“Research by design” designa un metodo di ricerca progettuale accademica che consente di progettare gli interventi urbani in una maniera molto “aperta”, tenendo conto delle esigenze della città e dei cittadini che la abitano. È quello che fa, presso il Dipartimento di architettura, il Laboratorio di sintesi finale di urbanista diretto dall’architetto Romeo Farinella.
Sulla base di questo metodo, il Laboratorio ha organizzato per giovedì prossimo l’incontro pubblico “Disegnare Ferrara. Un incontro di progettazione partecipata”, che, a partire dalle tesi di laurea in corso di elaborazione, approfondirà i progetti di rigenerazione urbana riguardanti le aree comprese tra il Polo scientifico-tecnologico e Darsena City; l’area gravitante attorno all’ex Caserma Pozzuolo del Friuli e l’area gravitante attorno all’Ippodromo. Verranno approfondite anche le relazioni con il Po di Volano e con il futuro potenziale corridoio verde coincidente con l’interramento della linea ferroviaria verso est.
L’incontro è organizzato in collaborazione con il Forum Ferrara partecipata e lo scopo è quello di avvicinare l’università alla città contribuendo al rafforzamento del confronto sul futuro della città, attraverso un contatto con associazioni e cittadini, con l’obiettivo anche di rafforzare il public engagement di Unife nei confronti del suo principale territorio di riferimento.
“L’iniziativa – ha dichiarato il Forum Ferrara partecipata – rappresenta un importante spazio di confronto tra i ‘saperi’ dell’Università e i ‘saperi’ dei cittadini. Confronto e riflessione pubblica sulla rigenerazione di tre aree urbane significa mettere in pratica quell’esigenza di partecipazione dei cittadini riconosciuta da tutti ma raramente realizzata.”
Il Forum Ferrara Partecipata si è costituito come luogo di riflessione sul futuro della città e della cittadinanza attiva. L’occasione che ha portato alla sua nascita è stato il dibattito scaturito dal Progetto Feris, ma l’obiettivo è più ampio e riguarda la volontà di consolidare a Ferrara un luogo di discussione sul futuro urbano, aspetto strutturale di ogni ipotesi o strategia di transizione ecologica.
Insieme all’Università di Ferrara il Forum ha già organizzato un ciclo di incontri pubblici (“Incontri sulla città”) rivolti alla cittadinanza per l’approfondimento di tematiche relative alla qualità del vivere e dell’abitare in città, preliminari all’elaborazione di proposte e visioni per la Ferrara di domani.
L’incontro si svolgerà presso il Salone d’Onore di Palazzo Tassoni, via Ghiara n. 36, Ferrara, giovedì 13 aprile 2023, con inizio alle ore 16. È aperto al pubblico, e tutti i partecipanti potranno intervenire e contribuire al dialogo.