Nuovi farmaci contro l’obesità e il diabete, due malattie in costante aumento a livello mondiale (1) In Italia metà degli adulti e un terzo dei più piccoli sono in sovrappeso, soprattutto fra i più poveri e meno istruiti

Nuovi farmaci contro l’obesità e il diabete, due malattie in costante aumento a livello mondiale (1)

In Italia metà degli adulti e un terzo dei più piccoli sono in sovrappeso, soprattutto fra i più poveri e meno istruiti

Il recente arrivo sul mercato italiano, a seguito dell’approvazione di Aifa, di tirzepatide che aiuta a perdere peso e controllare il diabete di tipo 2, ha rinnovato l’attenzione per i nuovi farmaci che stanno rivoluzionando l’approccio a obesità e diabete che affliggono una quota crescente di popolazione in Italia e nel Mondo.

Nel frattempo si moltiplicano le ricerche che dimostrano l’efficacia dei nuovi farmaci contro le complicanze di tali patologie. Una recente ricerca dell’università di Padova registra risultati positivi anche contro l’infertilità maschile, fra le complicanze dell’obesità.

Tirzepatide è il primo trattamento di una nuova classe terapeutica, che attiva sia i recettori dell’insulina che del glucagone ormoni che intervengono nella regolazione della glicemia e dell’assunzione di cibo.

Obesità e diabete: una “epidemia” in crescita in Italia e nel Mondo 

L’obesità è in crescita a livello mondiale e il numero di persone obese oltrepassa il miliardo.

In Italia 25 milioni di persone sono sovrappeso (6 milioni con obesità) e 4 milioni di persone soffrono di diabete di tipo 2.  Anche per quanto riguarda la popolazione infantile, l’Italia è tra i Paesi europei con la maggior prevalenza di sovrappeso e obesità con un terzo dei bambini in eccesso ponderale (Okkio alla Salute 2023). 

L’eccesso ponderale, inteso come sovrappeso e obesità, favorisce l’insorgenza di numerose patologie (cardiovascolari, diabete, tumori..) e/o aggrava quelle preesistenti, riducendo la durata della vita e peggiorandone la qualità. 

Secondo le ultime stime disponibili (2019) dell’Institute for Health Metrics and Evaluation a sovrappeso e obesità sarebbero attribuibili oltre 5 milioni di decessi in tutto il Mondo (pari al 9% di tutti i decessi) e complessivamente oltre 40 milioni di anni vissuti con disabilità. Nel nostro Paese, si stima che sia responsabile di oltre 64mila decessi (ovvero del 10% di tutti i decessi) e di oltre 571mila anni vissuti con disabilità.

Secondo l’International Diabetes Federation, nel 2021, nel Mondo erano 536,6 milioni le persone tra 20 e 79 anni (il 9,2% degli adulti) con diabete, un numero che si stima supererà i 642 milioni nel 2030 e i 783 milioni nel 2045. Nel 2021, le morti attribuibili al diabete negli adulti nel mondo ha raggiunto i 6,7 milioni, il 32,6% del totale nei soggetti di età inferiore ai 60 anni.

Obesità e diabete colpiscono i più poveri e meno istruiti  

Come ricorda il presidente della Società italiana dell’obesità (Sio), Rocco Barazzoni, “l’obesità resta una condizione molto complessa da affrontare, complici carenze culturali e assistenziali importanti, dovute alla sua multifattorialità, al suo decorso cronico e progressivo, alle molte complicanze cliniche associate e, in ultima analisi, alla difficoltà nell’ottenere risultati duraturi nella riduzione del peso corporeo.” 

Una scorretta alimentazione e un’inadeguata attività fisica, seppur legati a comportamenti individuali, sono fortemente influenzati dalle condizioni sociali, economiche e culturali del contesto in cui si vive.

Fig 1 PASSI: eccesso ponderale negli adulti 2022-23

(https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sovrappeso?tab-container-1=tab1)

La sorveglianza nazionale PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) e PASSI d’Argento evidenziano che la prevalenza di sovrappeso e obesità negli over 18 è più elevata fra le persone economicamente più svantaggiate, per risorse economiche o bassa istruzione, e fra i residenti nelle Regioni meridionali. La quota di persone obese tra chi ha molte difficoltà economiche è quasi doppia di quella osservata fra i più abbienti (16% vs 9% nel 2021). 

Analogamente per il diabete la sorveglianza PASSI mostra come tra le persone meno istruite (con licenza elementare o con nessuna istruzione) la prevalenza della malattia sia pari al 16,0%, valore che si riduce all’aumentare del livello di istruzione, fino a raggiungere il 2,1% tra i laureati. Lo stesso dicasi per le difficoltà economiche: la prevalenza tra chi ne ha molte è più che doppia rispetto a quella tra chi non ne ha (8,0% contro 3,4%). 

Fig. 2 PASSI: diabete negli adulti 2022-23

(https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/diabete)

Dunque, le persone più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico hanno un rischio maggiore di andare incontro al diabete nel corso della loro esistenza. Questo è probabilmente dovuto alla maggiore diffusione tra questi soggetti di stili di vita sbagliati, in particolare scorretta alimentazione e inattività fisica, e alla conseguente maggiore frequenza di condizioni di sovrappeso e obesità. 

Da semaglutide a tirzepatide: nati come farmaci anti-diabetici, si sono dimostrati molto efficaci nel trattamento dell’obesità. 

Semaglutide è un farmaco indicato per il trattamento di adulti affetti da diabete di tipo 2, nei quali aveva già dimostrato un effetto favorevole sul peso. La formulazione iniettiva, a dosaggio più elevato, viene ora proposta per il trattamento dell’obesità. 

Come nuovo farmaco capace di far perdere i chili di troppo in modo veloce e senza fatica, la sua popolarità è divenuta virale, pubblicizzato da star e influencer, al punto da mettere a rischio le scorte di farmaco per pazienti con diabete costretti a “ripiegare” verso terapie con un’efficacia inferiore o con più effetti collaterali.

L’impiego per la perdita di peso (autorizzato negli Stati Uniti) non è presente tra le indicazioni terapeutiche rimborsate da AIFA, per cui in Italia è possibile prescriverlo per perdere peso solo in caso di diabete. 

Tuttavia secondo Pharma Data Factory, che monitora i dati di vendita del 95% delle farmacie italiane, nel secondo trimestre del 2024, la formulazione orale di semaglutide (Rybelsus), anch’essa autorizzata e rimborsata soltanto per il diabete, ha registrato un aumento delle vendite del 75% rispetto allo stesso periodo del 2023. 

Con 26,9 milioni di euro di valore di vendita, Rybelsus è risultato nella top ten dei farmaci più venduti tra aprile e giugno. Ciò a testimoniare un ampio uso di semaglutide “fuori etichetta” che, anche in Italia, ha messo a rischio l’approvvigionamento del farmaco per i pazienti con diabete ai quali era riservato. 

L’arrivo del tirzepatide ha segnato un ulteriore passo in avanti nell’ ottenere una maggiore perdita di peso e un miglior controllo glicemico. L’effetto della sua assunzione è di stimolare la secrezione dell’insulina, aumentare la sensibilità all’ormone, ridurre l’assunzione di cibo e il senso di nausea fra gli effetti collaterali di semaglutide. (1_Continua)

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