A causa dell’escalation delle violenze, degli intensi bombardamenti, degli ordini di sfollamento di massa e della mancanza di pause umanitarie, il Comitato tecnico della polio per Gaza è stato costretto a rimandare la terza fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite nel Nord di Gaza.
Lo afferma l’Agenzia delle nazioni unite ricordando che tutta la logistica, le forniture e le risorse umane formate erano pronte per vaccinare 119.279 bambini nel Nord di Gaza a partire dal 23 ottobre.
“Tuttavia, dato che l’area attualmente approvata per le pause umanitarie temporanee è stata sostanzialmente ridotta – ora limitata solo a Gaza City, una diminuzione significativa rispetto al primo ciclo – molti bambini nel Nord di Gaza non potranno ricevere la dose di vaccino antipolio. Le attuali condizioni dell’area non consentono alle famiglie di portare i loro bambini in sicurezza a vaccinarsi e agli operatori sanitari di lavorare.”
È fondamentale fermare l’epidemia di polio il più presto possibile, prima che il poliovirus si diffonda ulteriormente. È cruciale quindi che la campagna di vaccinazione nel Nord di Gaza venga facilitata attraverso l’attuazione di pause umanitarie, assicurando l’accesso in tutte le zone in cui ci sono bambini idonei a ricevere il vaccino. Lo hanno ricordato L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Unicef (Fondo delle Nazioni unite per l‘infanzia) che hanno invitato tutte la parti ad assicurarsi che i civili, gli operatori sanitari e le infrastrutture civili (scuole, rifugi, ospedali) siano protetti, rinnovando l’appello a un cessate il fuoco immediato.
Secondo la BBC (British Broadcasting Corporation), l’organismo militare israeliano incaricato di coordinare le spedizioni di aiuti a Gaza, Cogat, ha affermato che la campagna di vaccinazione inizierà nei prossimi giorni, aggiungendo: “continueremo a facilitare un’efficace campagna di vaccinazione contro la poliomielite in tutta Gaza.”
Anche il rappresentante dell’Oms a Gaza, ha dichiarato alla BBC, di sperare che la campagna possa iniziare entro la prossima settimana. “Non possiamo fermarla ora. Ci siamo quasi.”