Nel racconto evangelico dell’Epifania, i Re Magi giunsero a Betlemme seguendo la luce di una stella cometa. In quel tempo l’inquinamento luminoso non c’era. Oggi è diventato così invadente da cancellare la visione del cielo stellato e da costituire un problema anche per la conservazione della biodiversità.
“Nella foto – dichiara l’autore – ho voluto raffigurare uno Star Trail, ovvero il percorso compiuto dal cielo nel periodo di esposizione del sensore della mia mirrorless tenendo come punto fisso nel cielo la stella Polare (individuata ad occhio grazie alle fantastiche condizioni del cielo e verificata con un’applicazione per smartphone basata sulla geolocalizzazione)”.
Ma scatti come questo potrebbero diventare sempre più rari. L’inquinamento luminoso colpisce infatti già oggi oltre l’80% della popolazione mondiale e la Via Lattea è divenuta ormai invisibile per oltre un terzo dell’Umanità. E in futuro la situazione potrebbe anche peggiorare: secondo alcuni scienziati, agli attuali ritmi di crescita dell’illuminazione notturna, tra vent’anni la maggior parte delle costellazioni principali sarà indecifrabile.
Un bambino nato dove oggi sono visibili 250 stelle di notte, sarebbe in grado di vederne solo circa 100 quando raggiungerà i 18 anni.
Con alcune modifiche all’illuminazione, affermano gli scienziati, si potrebbero ottenere notevoli miglioramenti: luci esterne accuratamente schermate e puntate verso il basso, limiti alla loro luminosità e non prevalentemente blu-bianche ma anche con componenti rosse e arancioni.