Secondo il Rapporto sulla condizione studentesca 2022 del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), negli studentati pubblici italiani sono presenti 36.478 posti letto, che coprono solo il 4,77% dei 764.146 studenti fuori provincia che ne avrebbero bisogno. In Emilia-Romagna ci sono 90.635 studenti fuori provincia e 3.535 posti pubblici (3,90%).
Chi non trova posto in uno studentato pubblico, deve rivolgersi al mercato privato, a canoni non calmierati. L’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights ha rilevato che l’affitto mensile medio di una stanza singola in Italia è aumentato dell’11% nel 2022 rispetto al 2021, attestandosi a 439 euro, utenze escluse. A Milano, dove l’aumento è stato di circa il 20%, una stanza singola costa in media più di 600 euro al mese e può arrivare fino ai 767 euro del bando della Campus X. A Ferrara l’affitto medio è aumentato del 4,3% e a Bologna del 16,7%.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha stanziato 960 milioni di euro per creare 60mila nuovi posti letto, con una prima fase di 300 milioni terminata a inizio 2023 e una seconda di 660 milioni da concludere entro il 2026. Questo secondo fondo, tuttavia, è destinato a soggetti privati, anche perché gli enti pubblici sono stati considerati troppo lenti nella realizzazione dei posti. Non è chiaro, infine, come il gruppo di lavoro interministeriale, istituito dal Ministero dell’Università e della Ricerca, definirà il “costo medio calmierato” degli alloggi privati.