Dopo un lungo percorso, non privo di ostacoli e rinvii, il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco ha recentemente approvato l’inserimento in fascia A per la Profilassi pre-esposizione (PrEP). La PrEP è il trattamento farmacologico per proteggersi dall’infezione del virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (Hiv), patogeno noto per causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Nel prossimo futuro, il farmaco sarà quindi rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale (Snn).
Aumentare l’accessibilità alla prevenzione farmacologica contro Hiv è un vantaggio sia individuale che collettivo, poiché contribuirà a diminuire la circolazione di questo virus, che sembra dimenticato, ma che in realtà continua a fare vittime, soprattutto a causa delle diagnosi tardive.
Il supporto del Ssn è un passo importante nella direzione della prevenzione, il punto debole dell’Italia nella lotta contro l’AIDS. “Prevenire non è un costo ma un investimento; ricordiamo, infatti, che chi contrae l’Hiv deve essere poi seguito e curato per tutta la vita” commenta il Coordinamento nazionale della Lega italiana per la lotta contro l’AIDS (Lila) in seguito alla decisione dell’Aifa.
Prevenzione in farmacia
La PrEP, introdotta in Europa dal 2016, consiste di un medicinale in compresse a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil. Quest’ultimo è un “profarmaco” di tenofovir, e si trasforma nel farmaco vero e proprio una volta nell’organismo. I due principi attivi bloccano in maniera analoga un enzima che permette al virus di riprodursi nelle cellule che ha infettato, evitando così che l’Hiv si diffonda dal sito d’infezione e si moltiplichi nell’organismo. Il ricorso alla PrEP è quindi indicato per persone Hiv negative che potrebbero esporsi al rischio d’infezione per via sessuale o iniettiva.
La PrEP è acquistabile in farmacia con prescrizione medica di un infettivologo. Fino a questo momento le spese– consistenti- sono a carico del paziente: il costo di una confezione varia dai 50 ai 70 euro. Ancora non è noto da quando entrerà in vigore il rimborso del Snn.
Aderenza alle terapie per garantire l’efficacia della PrEP
La sicurezza e l’efficacia della PrEP sono riconosciute da studi clinici e dai dati dei Paesi che l’hanno implementata con programmi pubblici. Anche in Italia, nelle città in cui programmi di prevenzione sono già attivi, è evidente un calo delle diagnosi tardive- come ha ricordato ad Agenda17 Sandro Mattioli, presidente dell’associazione Plus persone LGBT+ Sieropositive.
Secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC), quando i livelli del farmaco nel sangue sono adeguati, la PrEP previene circa il 99% delle infezioni da Hiv. Recenti studi mostrano infatti che l’efficacia della PrEP è strettamente correlata all’aderenza alle terapie.
L’accesso equo alle terapie farmacologiche, ora garantito in Italia in seguito alla decisione dell’Aifa, è un passo importante per promuovere l’aderenza alle terapie, ma non è tutto: è fondamentale anche l’adesione ai percorsi di prevenzione.
La profilassi pre-esposizione non è solo farmacologica
Oltre al farmaco, non bisogna trascurare il percorso di prevenzione associato alla profilassi, che comprende lo screening periodico delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist). La PrEP, infatti, protegge dall’Hiv ma non da altre Ist, quindi utilizzare protezioni come il preservativo rimane il modo migliore per prevenire le infezioni. Secondo diverse associazioni come Anlaids Onlus – la prima associazione italiana contro HIV e dell’AIDS- la completa presa in carico del percorso sarebbe importante per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza.