Le donne svolgono un ruolo essenziale per la tutela della salute di tutto il nucleo familiare, sono loro che si prendono cura della famiglia e che sono attente alla prevenzione. La grande maggioranza delle cure familiari è affidata alle donne, ed è importante quindi soffermarsi ad analizzare il valore di questo ruolo. La cultura della prevenzione è donna. Si fonda su questi principi la convention della Community – Donne protagoniste in sanità, che si svolgerà in presenza a Bologna il 23 e 24 giugno.
L’associazione, che conta oltre 1100 iscritte, tutte appartenenti al mondo della sanità, sarà impegnata su numerose tematiche la cui discussione è iniziata durante i tavoli di lavoro condotti on line nel corso degli ultimi sei mesi, in preparazione alla Convention. Si va dalla telemedicina all’innovazione, fino agli ospedali intelligenti; dalla menopausa a 360 gradi alla ginecologia, parlando di patologie benigne e oncologia al femminile; dalla governance all’organizzazione integrata della sanità; dalle carriere al femminile al gender gap, senza tralasciare temi come la cronicità, le donazioni e le neuroscienze.
Grande attenzione è posta anche alla prospettiva del cittadino e della comunità. Le associazioni dei pazienti e degli utenti della sanità sono state protagoniste di tavoli di lavoro dedicati a empowerment e partecipazione, inclusione e coesione sociale ed equità, dove è emerso il ruolo essenziale delle associazioni in rappresentanza dei pazienti e dei cittadini.
Ruolo fondamentale delle associazioni dei pazienti, anche per le malattie rare
“Il ruolo delle associazioni nei confronti dei pazienti e dei famigliari per avere una voce più forte, l’importanza di fare rete tra le associazioni per veicolare i bisogni del paziente, che vengono incanalati in una posizione più strategica, efficace e strutturata” sono stati sottolineati da Loredana Pau, vice presidente e coordinatrice di Associazioni Europa Donna Italia e da Annalisa Scopinaro presidente Uniamo federazione italiana malattie rare nel corso di un recente “Caffe” on line organizzato dalla Community.
Si tratta di un ruolo particolarmente importante che diventa essenziale nel caso delle patologie rare che, in quanto tali, rischiano di risultare sconosciute agli stessi sanitari a cui i pazienti si rivolgono e orfane di cure efficaci.
“Uniamo – ha ricordato Scopinaro – dal 2015 raccoglie e aggrega in rapporti annuali tutti i dati disponibili tra gli attori del sistema malattie rare per dare vita a un documento che offre una visione d’insieme del sistema delle malattie rare nel nostro Paese e che include anche il punto di vista del paziente, l’interlocutore centrale che necessita di informazioni valide e attendibili per poter comprendere il funzionamento dell’organizzazione di cui fa parte e diventare parte attiva della struttura.”
Il rapporto rappresenta, oltre che una fonte di informazioni aggiornata e attendibile, un momento di collaborazione fra pazienti, attori istituzionali e privati, un importante strumento di crescita collettiva promosso dalle associazioni pazienti per scegliere le azioni migliori per arrivare a una equità di trattamento in tutto il Paese. Un esempio fra tutti è il ruolo avuto dall’Associazione italiana celiachia (Aic) nel promuovere interventi di diagnosi e trattamento per i soggetti intolleranti al glutine.
Ma l’attenzione della Community è anche per le donne nella loro veste di care giver.
Il design thinking “La Prevenzione è Donna”
Alle donne che svolgono un ruolo essenziale per la tutela della salute di tutto il nucleo familiare e sono attente alla prevenzione, è dedicato il design thinking “La Prevenzione è Donna” che verrà presentato in occasione dell’appuntamento di Bologna. L’obiettivo è far emergere dal confronto tra competenze diverse proposte di azione che possano tutelare la donna nel suo ruolo di garante della salute propria e dei propri familiari.
“Si tratta – ricordano gli organizzatori – di un’occasione per individuare con chiarezza e trasparenza le criticità da affrontare e progettare insieme come superarle con riferimento a questo periodo di pandemia e alla diversa risposta dei cittadini alla campagna di vaccinazione. “
A conclusione dell’evento saranno premiate esperienze virtuose su percorsi di salute dedicati alla donna, bilancio di genere e azioni per le pari opportunità, all’interno delle aziende sanitarie e delle organizzazioni private.