L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
Unico dato positivo le aree protette. Grave sovrasfruttamento della pesca e calo delle coste balneabili
L’edizione 2021, riguardo all’Obiettivo 14 – Vita sott’acqua – , riporta come unico dato positivo l’aumento delle aree marine protette della Rete natura 2000, ma rileva la diminuzione delle coste marine balneabili e delle aree marine protette dell’Elenco ufficiale delle aree marine protette (Euap).
Negli ultimi anni le aree marine appartenenti alla Rete natura 2000, a seguito dell’individuazione di nuovi siti, hanno più che triplicato la superficie complessiva, passata da 5.878 nel 2018 a 20.716 Km2 nel 2020, aumentando la copertura di quasi dieci punti percentuali, ma sono ancora molte le differenze regionali: dieci Regioni su quindici non raggiungono gli obiettivi previsti.
Nel 2019, è risultato balneabile il 65,5% della lunghezza complessiva della costa italiana, un punto in meno rispetto a 2018 e due punti rispetto al 2016: la quota non balneabile include anche le acque interdette per l’intera stagione balneare, a causa della presenza di contaminanti oltre le soglie di rischio per la salute o in via preventiva.
Il dato più critico è quello degli stock ittici in sovra sfruttamento nel Mediterraneo Occidentale: in continuo aumento dal 2015, nel 2018 ha raggiunto il 92,7% degli stock valutati, con un aumento di due punti percentuali rispetto all’anno precedente.