Quest’anno, la data in cui abbiamo esaurito quanto possiamo consumare è caduta due giorni più tardi rispetto al 2021. Ma non c’è da essere tanto soddisfatti. Se tutti gli abitanti del Pianeta vivessero come gli italiani, servirebbero 2,7 Terre per sostenere la popolazione mondiale.
I dati arrivano dal centro di ricerca internazionale Global Footprint Network, che esegue gli stessi calcoli per circa 200 Paesi, a partire dalle informazioni che questi forniscono alle Nazioni unite e ad altre agenzie internazionali su attività economiche, produttività agricola, importazioni ed esportazioni, consumi energetici, e così via.
A livello globale, l’Earth Overshoot Day segna la data in cui la domanda dell’Umanità, in termini di risorse e servizi ecologici, supera ciò che la Terra può rigenerare in quell’anno.
Molti Paesi sono in rosso prima di noi
Per il 2022 molti Paesi sono in rosso; utilizzano cioè più risorse di quante i loro ecosistemi possano rigenerare, causando un deficit ecologico. Lo Stato con la maggiore impronta ecologica (il parametro che confronta la domanda di risorse con la capacità di rigenerazione biologica) è il Qatar, che ha superato la soglia di sostenibilità già il 10 febbraio. Seguono il Lussemburgo (14 febbraio), gli Emirati Arabi, il Canada e gli Stati Uniti (13 marzo) e l’Australia (23 marzo).
Alcuni di questi Paesi (come Canada e Australia) hanno pochi abitanti in un territorio molto vasto, eppure consumano ingenti risorse con una grande velocità.
Più sono ricchi più consumano
Un dato è evidente: più i Paesi sono ricchi, più inquinano e consumano. Fra le cause principali del sovrasfruttamento ci sono gli sprechi alimentari e le cattive abitudini di vita domestica che hanno un’influenza cruciale sulle emissioni. Infatti il 65% delle emissioni globali di gas serra e il 50-80% dell’uso di suolo, acqua e materiali sono collegabili alle abitudini domestiche.
Rinnovabili ed efficientamento energetico, rimboschimento fra le soluzioni
Secondo le stime fornite dalla Global Footprint Network, un dimezzamento delle emissioni globali di carbonio permetterebbe di spostare in avanti l’Earth Overshoot Day di oltre tre mesi. Occorre però cambiare il sistema di produzione energetica, responsabile di quasi la metà delle emissioni di CO₂, con ingenti investimenti nelle energie rinnovabili, e aumentare l’efficienza energetica delle case. Se applicate, le tecnologie già esistenti potrebbero spostare l’Overshoot Day di almeno ventuno giorni, senza alcuna perdita di produttività o comfort.
L’organizzazione di ricerca internazionale propone anche altri comportamenti e soluzioni come il rimboschimento e ripristino di parchi e foreste convertite per allevare bestiame. Molti ecosistemi sono stati abusati e devono essere ripristinati. Sforzi simili vengono già compiuti in tutto il Mondo: il rimboschimento delle foreste tropicali e delle mangrovie , ad esempio, ha il triplice vantaggio di aumentare la biodiversità, sequestrare l’anidride carbonica e fungere da barriere contro le inondazioni durante gli uragani.