Agricoltura europea sempre più industrializzata e meno sostenibile, a livello sociale e ambientale: lo ha evidenziato Greenpeace in un recente report e ora lo conferma un’inchiesta del The Guardian. Pur di fronte alle evidenti difficoltà affrontate dalle piccole e medie aziende agricole, infatti, l’Unione europea (Ue), che assegna un terzo dell’intero bilancio agli agricoltori attraverso la Politica agricola comune (Pac), continua a farlo in base agli ettari posseduti e non alle reali necessità.
COP29. Probabile fallimento degli obiettivi finanziari, condizionati dal potere delle lobby e dal disimpegno degli Stati. “Conferenze ormai inadatte” secondo gli esperti
Le risorse necessarie e il ruolo dell’Europa. Contributi di Guerreschi, Grignolio e Mazzanti, docenti Unife a Baku
Si gioca tutta sulla finanza climatica la 29esima Conferenza sul clima delle Nazioni unite (COP29), che si tiene a Baku in Azerbaijan dall’11 al 22 novembre. Ma gli stanziamenti necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati sono molto maggiori di quanto fino ad ora è stato messo in campo e le prospettive non sono affatto rassicuranti.
Coltivare la carne in laboratorio. All’università di Torino la ricerca si fa con i soldi raccolti da sostenitori
Straordinario successo del crowdfunding del progetto CultMeat
Una raccolta crowdfunding per mettere a punto una nuova metodologia per produrre carne in laboratorio: è quanto hanno pensato gli autori del progetto CultMeat dell’Università di Torino.
Ed evidentemente la scelta originale di finanziare in questo modo la ricerca universitaria per una reale alternativa all’allevamento convenzionale è piaciuta.
Dopo pochi giorni, infatti, l’obiettivo prefissato dei 10 mila euro era già stato raggiunto, e a pochi giorni dalla chiusura della raccolta quasi 500 sostenitori hanno fatto superare l’obiettivo del 250%
Il diritto al medico di base anche a chi vive in strada è legge. Ci sono voluti 15 anni e tre legislature
L’impegno di Mumolo presidente dell'associazione Avvocato di strada con le associazioni dei medici e chi si occupa di estrema povertà
“Un giorno storico, coronata una battaglia di oltre 15 anni” ha dichiarato Antonio Mumolo presidente dell’associazione Avvocato di strada, autore di una proposta di legge nazionale, per garantire l’assistenza sanitaria di base a chi vive in strada, depositata in Parlamento in tre legislature consecutive senza essere mai approvata.
Nel nostro Paese, fino ad oggi il diritto alla salute era garantito a tutti solamente sulla carta: nella realtà le cose erano ben diverse. Chi viveva in strada ed era privo di residenza anagrafica non poteva avere un medico di base e curarsi.
Rigenerazione urbana e overtourism: l’analisi dell’abitare nel report di Legambiente
Ripensare le città del futuro partendo dai cittadini. Latina e Ferrara esempi positivi
L’unica via sostenibile per rilanciare il Paese è ripensare le realtà urbane aumentando mobilità sostenibile, economia circolare e infrastrutture intelligenti. “Nelle città è in atto una rivoluzione ecologica ma è troppo lenta. Per città più sostenibili, resilienti e sicure servono politiche coraggiose e risorse economiche all’altezza della sfida. Manca una visione d’insieme, una strategia nazionale urbana che non lasci soli i Comuni nell’affrontare i temi legati a sicurezza e vivibilità. A partire dall’adattamento alla crisi climatica, che causa sempre più danni e perdite di vite umane; alla rigenerazione urbana e alla messa in sicurezza degli edifici, dalla presenza di amianto e dal rischio di terremoti; alla lotta allo smog, che causa quasi 50mila morti premature solo per il PM2,5.”
Giunto al termine il secondo ciclo della campagna antipolio a Gaza, ma migliaia di bambini restano senza copertura
Gravissime difficoltà per le Agenzie Onu a causa del conflitto e degli attacchi in corso
Il 5 novembre si è chiuso il secondo ciclo della campagna di vaccinazione contro la polio nella Striscia di Gaza, con un totale di 556.774 bambini sotto i dieci anni che sono stati vaccinati con una seconda dose di vaccino antipolio e 448.425 bambini tra i due e i dieci anni che hanno ricevuto la vitamina A, dopo le tre fasi condotte nelle ultime settimane. Ma alcune aree rimangono inaccessibili, e lì la copertura è insufficiente.
L’Italia cerca il via libera alla caccia a orsi e lupi. Nel Decreto legge sulla montagna passa anche un emendamento contro i grandi carnivori
Una vergognosa e crudele concessione secondo Lav
Il recente declassamento a livello europeo del lupo da specie rigorosamente protetta a specie solo protetta sortisce il primo effetto. Nel recente dibattito in Senato attorno alla Legge quadro sulla montagna, infatti, è stato approvato l’emendamento di due senatori del Sudtiroler Volkspartei nel quale si introduce la possibilità di fissare un tasso massimo di “prelievi” (uccisioni) di lupi e orsi su base regionale e delle Province autonome. L’Italia, dunque, inizia a cercare il modo di aprire la caccia contro i grandi carnivori.
COP16. La Conferenza delle Nazioni unite sulla biodiversità rinvia lo stanziamento dei fondi e allontana l’obiettivo della protezione
“Pericolosamente fuori strada” per il WWF. “C’è una virulenta contrapposizione globale fra Nord e Sud” afferma Mistri, ecologo Unife
È finita la COP16, la Conferenza sulla biodiversità riunitosi a Cali (Colombia) dal 21 ottobre al 1° novembre, per l’implementazione del Global Biodiversity Framework. E, secondo molti osservatori, non è stato un successo. Nonostante alcuni risultati positivi, le aspettative disattese a Cali mettono a rischio l’attuazione del Quadro globale per la biodiversità.
Disobbedire alle leggi è una pratica della democrazia, secondo Federico Zuolo filosofo politico dell’Università di Genova
“La disobbedienza compare quotidianamente nella discussione pubblica. C’è chi la evoca fiducioso, e chi la deplora; chi la attende, e chi la teme. In ogni caso, sembra far parte del nostro vissuto politico quotidiano. Eppure, oggi è difficile valutarne la consistenza storica e politica.”
Così Federico Zuolo, docente di filosofia politica dell’Università di Genova, introduce, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Laboratorio per la pace dell’Università di Ferrara, il suo libro “Disobbedire. Se, come, quando”, in cui analizza i vari aspetti che caratterizzano la disobbedienza nel tentativo di costruire uno spazio discorsivo condiviso, aperto a prospettive valoriali, politiche e umane di diversa origine.
L’Onu dopo Gaza: bloccate le agenzie per le vaccinazioni, messa al bando quella per i rifugiati palestinesi. Ora è morta anche la speranza. Ha senso, a questo punto, il “Patto per il futuro” appena lanciato dalle Nazioni unite?
Avevamo guardato con speranza e gratitudine alla campagna di vaccinazioni antipolio per i bambini di Gaza. Speranza perché, dopo un anno di guerra in quella Striscia che ormai è un “cimitero in cui si confondono macerie e resti umani” al limite del genocidio, il Fondo delle Nazioni unite per l‘infanzia (UNICEF), l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il Ministero della sanità palestinese, l’ Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) e tante altre organizzazioni erano riuscite nel compito apparentemente impossibile di restaurare, almeno provvisoriamente, un aspetto del diritto internazionale.
Cpr: muri e gabbie
Immagine satellitare del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli a Milano, parte del progetto “Chiusi dentro. Dall’alto” di PlaceMarks, Altreconomia e RiVolti ai Balcani
Nell’immagine satellitare si nota il muro di cemento con le torrette e i cortili recintati da gabbie. Il Cpr è stato commissariato da dicembre 2023, ma le condizioni di vita rimangono disumane secondo le organizzazioni civili. Le immagini satellitari esclusive eseguite da PlaceMarks mostrano i campi presenti in tutta Europa: soluzione per bloccare, respingere e confinare: marginalizzazione invece di pianificazione urbana.
La violazione dei diritti umani riguarda tutto il Mondo, anche l’Occidente. A rischio è la stessa democrazia, secondo Riccardo Noury di Amnesty International
L’ultimo rapporto evidenzia passi indietro nei diritti universali, con rischi legati a una tecnologia non regolamentata
“Nel 2023 il Mondo è sfrecciato all’indietro rispetto alla promessa dei diritti umani universali del 1948, nonostante dall’altro lato si stia proiettando sempre più velocemente in un futuro dominato da una tecnologia senza regolamentazione. I passi indietro fatti sul fronte dei diritti umani non sono però avvenuti nel silenzio. Le persone di tutto il Mondo si sono opposte a questa regressione, dimostrando una solidarietà globale senza precedenti.”