L’anno difficile che i quattro suicidi in pochi giorni di inizio 2024 avevano preannunciato sul fronte carcerario è stato purtroppo recentemente confermato dal XX rapporto di Antigone “Nodo alla gola” sulle condizioni di detenzione. Il report ribadisce infatti la drammaticità della situazione: carceri sovraffollate, sempre più chiuse e con i suicidi in crescita. Siamo infatti a uno ogni 3,5 giorni da inizio anno.
Amore e amicizia al tempo della guerra in Palestina
Il Laboratorio per la pace intervista Cinzia Leone, autrice di una storia che sfida il conflitto e i pregiudizi
Possono l’amore e l’amicizia costruire la pace? Sembra vuota retorica, eppure gli scenari di guerra hanno sempre conosciuto, e conoscono tuttora, storie perlopiù non raccontate di persone divise da culture in conflitto tra loro ma unite da profondi legami, che sfidano le armi e i confini per poter stare assieme. Cosa significa oggi dover fuggire dalle proprie famiglie perché non la propria omosessualità non è accettata? Cosa significa per un israeliano e un palestinese, ma così per ogni essere umano, amarsi mentre i loro Paesi si combattono?
Aumento delle temperature peggio del previsto per motivi inspiegabili. Gli scienziati dell’IPCC sono estremamente preoccupati
Indagine del Guardian. Senza tempestivi interventi politici il cambiamento climatico sarà irreversibile
L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a +1.5°C rispetto all’epoca preindustriale potrebbe essere già solo un buon proposito: centinaia tra gli scienziati più autorevoli a livello mondiale hanno infatti previsto un aumento di almeno 2.5° C entro la fine del secolo. E le conseguenze saranno catastrofiche.
Ancora rinvii per la Nature Restoration Law. Anche l’Italia si oppone nonostante l’appello di scienziati e WWF
La legge consentirebbe il ripristino e non solo la tutela dell’ambiente europeo. Interessi contrastanti di una parte del mondo agricolo
Tutto sembrava procedere per il meglio per la La Nature Restoration Law (NRL), la legge europea per il ripristino della natura. L’accordo, con tutte le sue modifiche, sembrava accontentare tutti. Sembrava fatta insomma, invece il voto è stato rinviato per l’opposizione di alcuni Paesi UE tra cui Italia, Ungheria, Austria, Finlandia, Olanda, Polonia e Svezia che hanno di fatto impedito l’adozione della legge.
Italia ancora più giù nella graduatoria mondiale della libertà di stampa, che segnala un generale peggioramento
Il nostro Paese fra quelli in situazione “problematica” a causa di bavagli, querele temerarie e acquisizioni politiche
L’Italia perde cinque posizioni nella classifica globale sulla libertà di stampa, scendendo al 46mo posto su 180 Paesi. Le principali minacce sono rappresentate dalle organizzazioni mafiose e da vari gruppi estremisti violenti, ma soprattutto dai tentativi del mondo politico di limitare la libertà dei giornalisti con l’obiettivo di tenere nascosti i casi giudiziali attraverso le cosiddette leggi bavaglio, che sono in cima alle procedure SLAPP piuttosto comuni nel nostro Paese.
Bilanci e prospettive a Unife su ricerca e politica climatica dopo COP28
Fra i temi caldi da approfondire: l’ “ecoansia” che colpisce soprattutto i giovani e il modello economico centrato unicamente sulla crescita
Avevamo già segnalato che nei mesi successivi agli accordi finali della ventottesima Conferenza annuale delle Nazioni unite sul clima (COP28) sarebbe stato necessario verificare quanto si sarebbe effettivamente realizzato delle deliberazioni faticosamente raggiunte a Dubai alla fine di mdicembre del 2023. Si era stati sull’orlo della rottura, e l’inequivocabile phase out – “uscita” – dalle fonti fossili non era stata approvata. L’impegno, piuttosto generico, preso su questo punto fondamentale recita: “ora tutti i governi e le imprese devono trasformare senza indugio questi impegni in risultati di economia reale.”
Le Convenzioni di Ginevra 75 anni dopo. Verso la fine del diritto in tempo di guerra? Sempre più difficile tutelare feriti e personale medico e proteggere prigionieri e civili
Minor distinzione fra militare e civile e nuove terribili forme di violazione del diritto umanitario
Settantacinque anni fa, il 21 aprile 1949, iniziarono a Ginevra, sotto la presidenza del consigliere federale svizzero Max Petitpierre, i lavori per la redazione finale delle quattro Convenzioni di Ginevra concernenti la protezione delle vittime di guerra e regole sulle modalità di conduzione dei conflitti armati; saranno approvate il successivo 12 agosto per entrare in vigore il 21 ottobre 1950.
Obesità in crescita: più di un miliardo di persone nel Mondo. Il fenomeno preoccupa anche l’Italia
I dati di The Lancet e dell’Istituto superiore di sanità e un Piano internazionale per affrontarla. Intervista a Vincenzo Brandolini, già docente di chimica degli alimenti Unife
Continuano ad allarmare i dati crescenti dell’obesità a livello mondiale. È quanto emerge da un recente paper pubblicato su The Lancet, che offre un focus su tendenze globali di sottopeso e obesità nel periodo 1990-2022. Il lavoro è frutto di un’analisi aggregata di 3663 studi rappresentativi della popolazione con 222 milioni di bambini, adolescenti e adulti. I dati sono stati raccolti e analizzati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e diffusi anche attraverso l’Osservatorio globale della salute.
Record di vittime civili di guerra
La foto ritrae un’anziana evacuata da Irpin, Ucraina. Rientra nel progetto “War is personal” di Julia Kochetova, tra le vincitrici del World Press Photo
Nel 2023 le vittime civili nel Mondo sono state 33.846: un numero mai così elevato dal 2010 e legato soprattutto al protrarsi dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Il 2023 ha registrato anche, secondo Emergency, la crisi umanitaria con il più alto numero di sfollati: oltre 10 milioni, in Sudan. E con le guerre arrivano anche le epidemie: colera, epatite e addirittura poliomielite.
Contro la città autoritaria. L’associazione Sex and the City studia Milano dal punto di vista delle donne: dagli spazi pubblici a quelli di cura domestici
Esperienze dirette contro la paura nei luoghi urbani e progetti di abitare collettivo collaborativo oltre i legami di sangue
“Quando ci si occupa di città ‘a misura di donna’ l’unica soluzione è dare voce alle donne: non possiamo ipotizzare cosa è meglio per loro se non glielo abbiamo mai chiesto. Nelle nostre ricerche partiamo da queste domande, concentrandoci in particolare sul tema del lavoro di cura nella famiglia e su quello della percezione della paura nei luoghi dell’abitare, perché è attorno a essi che si ancorano le grandi differenze della vita quotidiana tra uomini, donne e minoranze di genere.” È quanto dichiarano ad Agenda17 Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, ricercatrici e fondatrici dell’associazione di promozione sociale (Aps) Sex & the City.
Contro la città autoritaria. Libere, non coraggiose. Una lettura femminista della paura nello spazio pubblico
Esplorare come la pianificazione urbana possa intervenire, immaginando e costruendo le condizioni per ridurre, se non addirittura invertire, la tendenza delle donne a sentirsi insicure nello spazio condiviso, è l’obiettivo di “Libere, non coraggiose”, l’ultima ricerca di “Sex & the City” pubblicata da LetteraVentidue. Nata nel 2020 come ricerca urbana sviluppata per Milano Urban Center (Comune di Milano), e poi consolidata in associazione di promozione sociale nel 2022, Sex & the City ha l’obiettivo di costruire un quadro capace di integrare la dimensione di genere nella riflessione sulla città.
Sempre più incendi nella foresta amazzonica: un “problema scottante” per la biodiversità
Nella foto un giaguaro si risveglia dopo le iniezioni di cellule staminali, somministrate per accelerare la rigenerazione dei tessuti ustionati a causa degli incendi del 2020 nella zona del Pantanal, nel Brasile occidentale.