Sempre più incendi nella foresta amazzonica: un “problema scottante” per la biodiversità

Nella foto un giaguaro si risveglia dopo le iniezioni di cellule staminali, somministrate per accelerare la rigenerazione dei tessuti ustionati a causa degli incendi del 2020 nella zona del Pantanal, nel Brasile occidentale. 

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Sanità: secondo l’Oms siamo diventati un sistema misto pubblico-privato. E chi non ha risorse proprie rinuncia alle cure, mentre l’aspettativa di vita dei più fragili diminuisce

Ultimi fra i Paesi sviluppati; in affanno anche l'assistenza famigliare. Le analisi Gimbe e Censis

Nel nostro Paese la situazione sul fronte sanitario, legata anche all’aumento della povertà assoluta, è sempre più critica: “le disuguaglianze sociali nell’accesso alle cure e l’impossibilità di far fronte ai bisogni di salute con risorse proprie rischiano di compromettere la salute e la vita dei più poveri, in particolare nel Mezzogiorno, dove l’impatto sanitario, economico e sociale senza precedenti rischia di peggiorare ulteriormente con l’autonomia differenziata” afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a commento degli ultimi dati.

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Intelligenza artificiale. La nuova legge europea rischia di attivare una sorveglianza lesiva dei diritti dei migranti

Da tecnologie di protezione a strumenti di respingimento: sono scelte politiche, secondo Rodelli di Access Now

Il 13 marzo 2024 il Parlamento dell’Unione europea (Ue) ha adottato il testo finale dell’Artificial Intelligence Act (AI Act), dopo l’accordo con la Commissione e il Consiglio raggiunto a dicembre 2023.
Seppure costituisca il primo tentativo al Mondo di regolamentare lo sviluppo e l’uso di sistemi basati sull’intelligenza artificiale potenzialmente rischiosi per i diritti dei cittadini, l’AI Act fallisce nella protezione delle persone migranti, come denunciato da #ProtectNotSurveil, una coalizione di organizzazioni di diritti, tra cui Access Now e Amnesty International.

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Contro la città autoritaria. Lunga vita all’urbanità

Coltiviamo spazi di gratuità nelle città

Un vecchio e celebre libro di Donald Norman, “La caffettiera del masochista. Il design degli oggetti quotidiani”, raccontava un mondo di oggetti che ci rende la vita difficile perché progettati male. Mi viene sempre in mente quando mi aggiro per piazze appena riqualificate dove le panchine stanno al sole, dove i materiali in pietra accrescono il calore nelle giornate estive, dove la luce è troppo intensa. Anche le città per come le progettiamo sanno essere masochiste.

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Accolto il ricorso contro la Svizzera per inazione climatica: ma la sentenza conferma in realtà la debolezza del diritto climatico internazionale

Gli organismi sovranazionali non possono comunque imporre come agire ai singoli Stati, ai quali spetta di legiferare in materia

La Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) ha accolto il ricorso promosso dalle donne dell’associazione Anziane per il clima (Association of Senior Women for Climate Protection) contro la Svizzera per inazione climatica, riconoscendo che “le autorità svizzere non hanno adottato misure sufficienti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico” e che vi è stata “violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare sancito dalla Convenzione e del diritti di accesso al tribunale.”

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Da un’Europa di pace alla preparazione di un’altra guerra mondiale: il tradimento di Ventotene

Fornendo armi all’ Ucraina, l’ Ue è entrata in guerra invece di svolgere il ruolo di autorevole negoziatore e ora si prepara a un’economia di guerra

Quando nel 1941, nel pieno della seconda guerra mondiale, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, esiliati dal regime fascista nell’isola di Ventotene, stilavano clandestinamente il progetto visionario “Per un’Europa libera e unita” avevano l’obiettivo di indicare una “terapia” – per usare la trilogia medica che Johan Galtung applica ai conflitti – per liberare l’Europa, e progressivamente il pianeta, dalle guerre, a partire da questa precisa diagnosi: “anche nei periodi di pace, considerati come soste per la preparazione delle inevitabili guerre successive, la volontà dei ceti militari predomina ormai in molti paesi su quella dei ceti civili, rendendo sempre più difficile il funzionamento di ordinamenti politici liberi: la scuola, la scienza, la produzione, l’organismo amministrativo, sono principalmente diretti ad aumentare il potenziale bellico”.

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Soluzione “coreana” per l’Ucraina: armistizio dei militari a fronte dell’empasse politica? C’è già una terra di nessuno fra due linee di difesa fortificate

Una rilettura degli accordi che bloccano tuttora le ostilità dai tempi della Guerra Fredda

Settant’anni fa, nell’aprile 1954 iniziava a Ginevra la conferenza “per l’unificazione e la pacificazione della penisola coreana” a concludere la guerra in Corea, iniziata il 25 giugno 1950 con l’invasione della Corea del Sud (ROK) da parte della Corea del Nord (DPRK) con truppe “volontarie” cinesi. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite condannò l’azione della DPRK e autorizzò l’invio di forze armate in Corea per respingere l’invasione sotto un “Comando delle Nazioni unite” (a guida nordamericana). Un anno dopo il fronte si era stabilizzato attorno al 38mo parallelo, che divideva la DPRK dalla ROK prima dell’invasione a seguito dell’accordo fra URSS e USA sulla linea di demarcazione delle zone ove le due potenze avrebbero raccolto la resa dei giapponesi. La situazione di stallo indusse i comandi militari delle forze combattenti a iniziare negoziati per un armistizio, che venne firmato il 26 aprile 1953.

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La “sfida Antropocene” oltre la geologia

I geologi bocciano l'Antropocene, ma devono fare i conti con le “epoche ecologiche”

Riprendendo a poche ore di distanza una quasi indiscrezione annunciata dal «New York Times» lo scorso 5 marzo, la rivista «Science» dava notizia della bocciatura ufficiale dell’Antropocene quale aspirante epoca geologica.
Questa sentenza certifica un processo lungo e faticoso, cominciato nel 2009: anno in cui la Subcommission on Quaternary Stratigraphy (SQS) – un ramo della International Commission on Stratigraphy (ICS): l’istituzione posta a presidio della cronologia geologica –ha affidato al geologo inglese Jan Zalasiewicz il compito di formare lo Anthropocene Working Group (AWG): un comitato di esperti, non solo geologi, che si occupasse di selezionare e vagliare eventuali prove a favore dell’Antropocene, per sottoporle poi al giudizio dello stesso ICS.

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Aborto: difficile metterlo in Costituzione come è accaduto in Francia. L’iter è molto più complesso, spiega il costituzionalista Veronesi di Unife

L’Ordine dei medici di Torino interviene contro la proposta di legge per costringere le donne ad ascoltare il battito del feto. Danneggia il cuore

Con una decisione da molti definita “storica” lo scorso 4 marzo il Senato francese ha confermato il progetto di legge costituzionale per garantire l’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg).
Christine Bard storica francese del femminismo ha dichiarato: “non capita così spesso di qualificare un momento come storico e dal forte impatto simbolico”. E nel nostro Paese si è riaperto il dibattito sulle norme di diritto che riguardano l’Ivg: dalla modifica costituzionale alla legge 194.

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Contro la città autoritaria. Lo sguardo delle donne per ritrovare il senso del vivere insieme

Nella storia della progressiva conquista da parte delle donne del diritto ad esprimersi in tutte le professioni, l’architettura è stata un baluardo piuttosto duro da conquistare. Tenute lontane dalla possibilità di progettare lo spazio pubblico, governato da sempre dal pensiero maschile, le donne hanno sviluppato nei secoli una cultura dell’abitare, che, trasformata in competenze progettuali, nel ‘900 è uscita dallo spazio privato ed ha espresso in più occasioni una qualità umana e professionale inconfondibile.

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Occorre ridurre ancora molto le emissioni in atmosfera, fattore di rischio decisivo per la salute

Il rapporto Snpa delinea i miglioramenti di un decennio ma l’obiettivo è lontano. Pendolaria di Legambiente segnala il grave ritardo del trasporto urbano

“Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi ambientali per la salute.” Ed è necessario “individuare e attuare rapidamente strategie aggiuntive rispetto a quelle già implementate, atte a ridurre significativamente l’inquinamento atmosferico, tenuto conto del fatto che i livelli attuali sono superiori, in larga parte del paese, ai valori limite proposti e ai valori guida dell’OMS. La strada da percorre è ancora lunga e richiede un’ulteriore – particolarmente rilevante – riduzione delle emissioni”. Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) sintetizza cosi nel rapporto sulla qualità dell’aria in Italia recentemente pubblicato ciò che è necessario fare, pur in un quadro decennale di progressivo miglioramento.

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